Direttamente dal Corriere della Sera l’intervista del consigliere economico di Grillo, nonché estensore del programma economico del M5S:
«Il nostro vero problema è la troppa disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. E poi nessuna uscita dall’euro, sarebbe un dramma, una stupidaggine assurda che diminuirebbe del 30-40% il reddito degli italiani, semmai ci vuole una vera unione politica dell’Europa come gli Stati Uniti, con una banca centrale in grado di svalutare la moneta».
Quando ha conosciuto Grillo?«Nel 1993. Ero a casa del fondatore dell’università Politecnica delle Marche Giorgio Fuà – mio maestro insieme a Paolo Sylos Labini – e quando seppe che andavo a teatro a vedere Grillo mi disse di portagli un libro sul Pil di cui avevano parlato al telefono. Da allora siamo rimasti sempre in contatto. E da quando è sceso in politica ci sentiamo quasi tutti i giorni».
È lei che ha elaborato il programma economico del movimento?
«Non tutto, io con i miei collaboratori ci siamo concentrati sui temi legati al lavoro e alla sostenibilità del sistema».Si dice che Grillo consulti anche alti economisti come Loretta Napoleoni. Lei la conosce?
«Mai vista. Ma il movimento non è ancora organizzato e Grillo prende da ognuno di noi degli spunti, dei suggerimenti che poi elabora a modo suo. Ma presto faremo un programma condiviso».Secondo lei quali sono i provvedimenti più urgenti?
«Ci vorrebbe una patrimoniale, una vera riforma fiscale per far emergere il lavoro nero e una rivoluzione del mercato del lavoro basata sulla partecipazione dei dipendenti alla vita e ai profitti dell’impresa. Stiamo lavorando con un gruppo di tributaristi e tra un paio di settimane usciremo con una proposta.».«Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno. Tutto diventa tracciabile e tassabile.».
L’uscita dall’Euro dell’Italia non solo non creerebbe i danni immaginati da questo individuo – un nuovo Giannino – ma sarebbe anzi un fatto di sviluppo per la nostra economia. Il premio Nobel Krugman e molti altri economisti italiani e non ritengono l’uscita dalla moneta unica la sola possibilità di salvezza per la nostra economia in avvitamento.
Incredibile – e sorprendente per un movimento come quello grillino – l’idea di abolire il contante. Una sorta di grande fratello fiscale che tutto vede e tutto controlla in stile montiano.
ma scusate non hanno ancora deciso nulla, voi estrapolate un’idea, un’ipotesi come fosse una decisione irreversibile, o addirittura qualcosa di già operativo. Grillo ama stupire, esamina anche le proposte più strampalate, ora come ora continuano a riunirsi e mangiare panini nel famoso bar, chiedendosi chi paga. Non siamo neppure ancora con un governo qualsiasi in piedi- secondo me tirano a nuove elezioni per stravincere e avere carta bianca su tutto. Mah!