Violenza sulle donne, marocchino uccide la moglie a coltellate

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Dopo un litigio con la moglie ha afferrato un coltello e l’ha uccisa senza pietà, poi è fuggito in auto portandosi anche i i due figli di quattro e sei anni. Protagonista di questo nuovo caso di violenza sulle donne è un marocchino, come la moglie, di 54 anni il quale, dopo aver portato i bambini da sua madre, ha deciso poi di costituirsi presso la locale stazione dei carabinieri. Il dramma si è verificato verso le 21.30 a Budrio, nella pianura bolognese. L’immigrato è regolare sul territorio nazionale e nell’ultimo periodo era disoccupato. Sembra che anche la donna uccisa fosse senza lavoro.

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L’ennesimo caso di femminicidio all’interno di una famiglia “migrante” che andrà ad ingrossare le statistiche riguardanti il problema della violenza sulle donne. Problema che solitamente viene presentato dai media in termini generali, diffondendo così una falsa idea dell’uomo italiano descritto come violento e assassino. Occorre prendere atto che oggi moltissimi casi di femminicidio avvengono proprio nell’ambito di famiglie di stranieri, specie se provenienti da paesi come quelli islamici dove la donna non ha alcuna rilevanza, o di coppie miste. Sarebbe dunque opportuno descrivere il problema in termini più specifici.




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