Strauss-Kahn? Un mezzo maiale

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Parigi – Mezzo-uomo e mezzo-maiale, spinto dalle pulsioni piu’ abiette, cagnolino di una moglie, ormai ex, che sognava di essere la premiere dame all’Eliseo: e’ l’immagine che la scrittrice francese Marcela Iacub fa del suo ex, Dominique Strauss-Kahn, nel libro ‘Belle et Bete’ che uscira’ la prossima settimana in Francia.

La donna, giurista ed esperta di costumi della società, ripercorre i sette mesi della loro relazione, dal gennaio all’agosto dello scorso anno, raccontando i luoghi, i dialoghi, le esperienze, perfino gli incontri sessuali (anche se per questi ammette di aver fatto appello alla fantasia mantenendo la veridicità sul piano psicologico ed emotivo), senza tralasciare nessun dettaglio, dando una sua lettura integrale del “maiale sublime” che e’ stato il suo “grande torturatore”. “Quello che di creativo, di artistico c’e’ in Dominique Strauss-Kahn, di bello, appartiene al maiale e non all’uomo. L’uomo e’ terribile, il maiale e’ meraviglioso, anche se si tratta di un maiale, egli e’ un’artista delle fogne, un poeta dell’abiezione e sporcizia”, ha affermato. Immediata la reazione di Strauss-Kahn, che in una lettera inviata al direttore del settimanale che ha pubblicato gli stralci, Jean Daniel, si e’ detto “preda di un doppio disgusto”. L’ex direttore del Fondo monetario internazionale attacca “il comportamento di una donna che ha sedotto per scrivere un libro, avvalendosi dei sentimenti amorosi per sfruttarli finanziariamente”, ma non risparmia neanche il “grande giornale della coscienza di sinistra” che si presta a “un’operazione che dà la nausea”.

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“Al di la’ della natura fantasiosa e dunque inesatta della narrazione, questo e’ un attacco spregevole alla mia vita privata e alla dignita’ umana”, ha sottolineato Strauss-Kahn, confermando di essersi rivolto agli avvocati per “combattere questo abominio”. Marcela Iacub non e’ nuova a posizioni anticonformiste, provocazioni e attenzione mediatica: nata 49 anni fa a Buenos Aires e laureata in Francia alla Scuola di alti studi in Scienze sociali, si e’ specializza sui temi della bioetica, divenendo ricercatrice al Centro nazionale della ricerca scientifica. Autrice di diversi libri, con una rubrica sul quotidiano Liberation, questa intellettuale odiata dalle femministe, negli anni ha fatto parlare di se’ per le sue posizioni sulla prostituzione, la pornografia, la maternità surrogata e la desacralizzazione della sessualità. Proprio nel gennaio 2012, molto rumore aveva fatto il suo libro “Una società di stupratori?” sull’affare Strauss-Kahn, nel quale prendeva le difese di Dsk, mettendo all’indice il femminismo moraleggiante egemone in Francia.

Insomma, Dio li fa, e poi li accoppia.