Se la Sinistra mette una donna nuda in gabbia, è “cultura”

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A proposito del “corpo delle donne” che tanto agita – a parole – la sinistra, l’attrice Loredana Cannata, attivista per i diritti degli animali, si è mostrata seminuda in lingerie color carne a Napoli per sostenere Ingoria e la campagna contro la vivisezione della Lista Ingroia a Napoli. “Sono a Napoli – ha aggiunto detto l’attrice – per sostenere i candidati Verdi ecologisti nella Lista Ingroia, perché c’è bisogno di avere rappresentanti ambientalisti e animalisti in Parlamento. La vivisezione è una tortura atroce, ingiustificabile ed inutile”.

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Record negativo “Il 92% delle sostanze che superano i test sugli animali – hanno aggiunto la Cannata – non superano successivamente il test sugli esseri umani e il 51% dei farmaci testati e commercializzati risulta poi nocivo o mortale per le persone. La Campania è la regione italiana con il maggior numero di casi di violenza nei confronti degli animali in particolare a capodanno e con il record di abbandoni in estate. L’ambiente e gli animali sono stati espulsi dalla campagna elettorale”.

Come ridicolizzare e spettacolarizzare una questione seria come la protezione degli animali. C’era bisogno di mettere una donna seminuda in una gabbia per protestare contro lo scempio della vivisezione? O è piuttosto l’ennesima trovata pubblicitaria per “farsi notare”? Sia dall’attrice, che dai politicanti.
L’avessero fatto “altri”, sarebbero partite le grida di “maschilismo” e sfruttamento del fantomatico “corpo delle donne” in campagna elettorale. Ma l’hanno fatto “loro”, e allora tutto va bene.
Insomma: “una Cannata per Ingroia”. Tutto torna.




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