Pm della procura beccato con i transessuali

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Terremoto alla procura di Roma. Questa mattina i carabinieri hanno arrestato il pubblico ministero Roberto Staffa con le accuse di concussione, corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
I reati contestati dalla procura di Perugia sarebbero legati a favori fatti dal magistrato ad alcuni transessuali in cambio di sesso.

A incastrare Staffa sono stati i filmati che hanno mostrato il magistrato insieme ad alcuni transessuali nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura capitolina. Se avessero accettato le avances del pm, i viados avrebbero evitato, almeno in parte, guai con la giustizia. L’arresto è stato ordinato dal gip del tribunale umbro su richiesta della procura, competente per le inchieste che riguardano i magistrati romani. Gli accertamenti della magistratura umbra sono, infatti, partiti da una segnalazione della procura capitolina che aveva notato i comportamenti anomali di Staffa. Il pm, recentemente, non era stato riconfermato nel pool della Direzione distrettuale antimafia. I rapporti tra Staffa e i transessuali sarebbero andati avanti per circa un anno e mezzo finché uno di questi ha raccontato al pm Barbara Zuin cosa accadeva nell’ufficio del pm. È stato in quel punto che la procura romana ha inviato un’informativa ai colleghi di Perugia, che hanno piazzato le telecamere nell’ufficio di Staffa.

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