E’ gelo tra la Procura della Repubblica e la Questura di Bergamo.
Il tristemente noto Procuratore Francesco Dettori avrebbe chiesto alla polizia di partecipare ad una conferenza stampa sulla vicenda dello stupro della 24enne incinta, ma da via Noli è arrivato un rifiuto.
Nella notte di venerdì 4 gennaio una 24enne bergamasca viene aggredita in un parcheggio di via Alberico da Rosciate. Un uomo tenta di violentarla, la giovane si ribella, grida e l’aggressore fugge. Interviene la polizia che dà il via alle indagini.
Dopo lunghi pedinamenti, analisi delle riprese video e controlli, e dopo i tentennamenti del procuratore non molto propenso all’arresto, finalmente la questura ha il permesso di arrestare l’aggressore: un 32enne kosovaro, sposato e padre di due figlie che vive a poche decine di metri dal luogo della violenza.
Ma poche ore dop all’uomo vengono concessi i domiciliari. Una misura cautelare che prevede il codice penale se non esistono le condizioni per l’imputato di reiterare il reato e il pericolo di fuga. Inutile sottolineare che il kosovaro, che lavora in aeroporto ad Orio al Serio come facchino avrebbe molti modi per fuggire all’estero e quanto alla reiterazione del reato…
La notizia della concessione dei domiciliari a poche ore dall’arresto scatena l’ira di siti on-line e degli ultrà dell’Atalanta che protestano violentemente sotto casa del kosovaro, in borgo Santa Caterina vengono appesi striscioni e non mancano disordini che chiedono l’impegno per diverse ore degli uomini della polizia. Per rispondere a questi attacchi dalla Procura della Repubblica nasce così la proposta di convocare una conferenza stampa per martedì mattina. Ma evidentemente la polizia è d’accordo con chi protesta e non accetta l’invito.
Il rifiuto fa saltare l’appuntamento con i giornalisti.
E mentre viene annullata la conferenza stampa sul web si scatena la bufera per le nuove improvvide dichiarazioni del Procuratore Francesco Dettori sull’invito alle donne a non uscire sole la sera e contro le sue interpretazioni sociologiche della vicenda.
….ma che ci sta da commentare, solo povera Italia, poveri i nostri figli e nipoti, non so che futuro ci aspetta.