PARIGI – Fino a pochi giorni fa a 12 chilometri da Bordeaux si trovava una magnifica villa del Settecento, la «Bellevue», orgoglio della cittadina di Yvrac, benché un po’ acciaccata. Poi, grazie a Schengen e alla direttiva Bolkenstein è arrivta una ditta di immigrati. Oggi il “castello” non c’è più.
L’uomo d’affari russo Dmitry Stroskin aveva comprato «Bellevue» per restaurarla ha infatti affidato i lavori non ad un’impresa francese che conoscesse il posto, ma ad una polacca che, invece di abbattere la piccola dependance e rinnovare la villa, ha distrutto la villa. Addio «Bellevue», completamente rasa al suolo.
La direttiva Bolkestein, che paghiamo anche in Italia, liberalizza la prestazione dei servizi all’interno dell’Unione Europea. E permette alle imprese low-cost dell’Est – e come abbiamo visto “low-quality” – di vincere appalti in qualsiasi paese europeo.
Insomma: un altro grande successo dell’euro e della libera circolazione di cose, beni e persone.
quanto sono felice