Poliziotti furiosi: “Il 75% di chi sbarca non è identificato”

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In studio a TeleArena grave denuncia ieri sera del segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp Franco Maccari

«Dobbiamo essere più preoccupati di quello che non vediamo piuttosto di quello che vediamo. È una guerra: c’è molto da fare. È una guerra che per combattere bisogna conoscere. E ci vogliono molte risorse per farlo: servono strumentazioni e uomini. In Italia abbiamo delle eccellenze, come quella della polizia postale. Anche se in questo momento stanno chiudendo una cinquantina di uffici. In proporzione al reale pericolo che c’è adesso e a quello che c’è dietro quel post è una goliardata, una sciocchezza. Dietro c’è una vera guerra: e non sono quattro idioti che tagliano le teste. Stanno mettendo su un vero esercito, abbiamo a che fare con gente intelligente».

«Pochi giorni fa un mio collega è deceduto inseguendo un extracomunitario. È aumentata l’efferratezza dei reati. Il 35 per cento della Polizia di stato è legata a tutto ciò che è legato all’immigrazione. È un esercito sottratto al controllo del territorio. A Verona siamo passati da 5 volanti a 3. Il punto dolente è il controllo del territorio».

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«Gli altri paesi europei non accolgono tanti richiedenti asilo come noi. Il 75 per cento di chi sbarca non riusciamo ad identificarlo: perché si rifiutano e vogliono andare in altri posti. Gli altri paesi ce li scaricano: non avete idea delle colonne che si creano dall’Austria e della Francia. Ce li scaraventano letteralmente: se gli trovano uno scontrino italiano, decidono che il posto d’arrivo è l’Italia e ce li mandano. In Sardegna su 973 persone sbarcate ne abbiamo identificati 11, di cui 4 arrestati. Di quelle 973 persone quasi tutte sono sparite. Io spero che quelli che alloggiamo il giorno dopo non ci siano più, altrimenti non abbiamo più il posto dove metterli. E domandiamoci come sono queste persone dal punto di vista sanitario.
Abbiamo gente in hotel per due-tre anni per sapere se può ottenere lo status di profugo. È un’indecenza. Chi sbarca deve essere identificato al più presto: il problema non va affrontato in maniera ideologica. Per farvi capire i problemi che abbiamo: abbiamo controllato centinaia di stranieri stasera. Sapete cosa abbiamo fatto con chi era irregolare? 42 fogliettini con l’invito a comparire in questura il giorno dopo...».

«Coi barconi arriva di tutto, ma le prostitute arrivano anche in macchina. Alle prostitute che rimangono incinta viene tagliata la pancia e buttato via il feto, come messaggio per le altre».