“La sua voce la riconoscerei al buio”. La vittima dello stupro di Villa Borghese racconta la sua notte da incubo ad un giornale locale di Roma.
“Mi sento confusa, la polizia è venuta anche ieri ma io non ricordo il volto di quell’uomo. So solo che era giovane , l’ho capito dalla sua voce, un ragazzo. Non so se riuscirei a riconoscerlo. Era buio, tanto buio, la sua voce non la posso dimenticare. Mi ha picchiata, mi ha legata e mi ha violentata. Io cercato di fuggire ma poi mi ha ripresa”.
POi un altro esempio di degrado dovuto alla libera circolazione Schengen, che ora ci porta anche i senzatetto tedeschi: “Io dormo a Villa Borghese da un po’, sto bene lì. Mi piace. Stavo mettendomi a dormire quando lui si è avvicinato. Non capivo, poi si è seduto e gli ho detto di andare via. Mi ha picchiato, avevo paura, sono scappata. Ma lui mi ha ripreso”.
Adesso prosegue la caccia all’uomo. Lo stupratore, un senzatetto polacco, è stato individuato e chi lo conosce afferma: “Quando beve è violento. Da qualche giorno non si vede più”.