Record di profughi infetti: dilagano Tubercolosi e Scabbia

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E’ record di profughi infetti. I dati elaborati dalla Regione Lombardia non lasciano spazio a dubbi.

Secondo il report nel solo mese di luglio sono state effettuate 1500 vaccinazioni, 1615 test di Mantoux (tubercolosi), 722 controlli di secondo livello per la tubercolosi e 196 trattamenti anti scabbia. Tutto a spese dei contribuenti. Salate spese.

Quando si parla di 722 ‘controlli di secondo livello’, significa che almeno 722 profughi sono risultati positivi al test sulla TBC. Poi, ovviamente, ci sono quelli asintomatici. E poi, ovviamente, ci sono le altre patologie infettive.

Il numero di prestazioni sanitarie erogate dalle Ats lombarde nel corso dello stesso mese ha superato quota quattromila (4.033 per la precisione di cui 921 all’ Ats dell’ Insubria, tra Como e Varese, e 712 in quella di Bergamo).

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Ogni giorno gli ospedali lombardi sono costretti a curare in media 130 profughi africani in fuga dalla guerra in Siria.

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In questo senso la Ats di Brescia è quella con la maggior percentuale di interventi per scabbia (il 13,2 per cento degli interventi seguita dall’ Ats di Pavia con 12,3). Quella della Brianza è prima per sospetta tubercolosi (il 25,3 per cento) mentre le vaccinazioni rappresentano il 48 per cento delle prestazioni erogate a Sondrio e in Valcamonica (l’ Ats della montagna è seguita da quella della Val Padana con il 44,8 per cento).

«La Regione Lombardia in materia di immigrazione fa tutto quanto di propria competenza», ha ricordato l’ assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali. «Anzi, è lo Stato centrale che ci deve dei soldi. Garantiamo controlli igienico sanitari agli immigrati che arrivano, nell’ ottica di tutelare la salute dei lombardi, e all’ interno delle strutture di accoglienza. Grazie al lavoro dell’ assessore Gallera e di tutti gli operatori delle Ats, l’ attività si è sempre svolta in maniera puntuale con tutte le visite necessarie per verificare la presenza di patologie infettive come la Tbc o la scabbia. Il fatto che possano arrivare sul territorio lombardo dei clandestini portatori di malattie», ha puntualizzato Bordonali, «conferma definitivamente come il governo italiano sia totalmente allo sbando nel gestire, o meglio non gestire, la questione relativa all’ immigrazione. Purtroppo i problemi si riversano poi sul territorio».

I fancazzisti ospitati in Lombardia sono praticamente tutti adulti maschi (20.969), poche le donne adulte (2.413) e nell’80 per cento dei casi prostitute nigeriane traghettate dalla Mafia nigeriana in collaborazione con le Ong. Solo 1.132 i minorenni, o presunti tali.

Dati identici, sia per il genere che per le epidemie, a quelli del resto d’Italia.

In particolare, nella Città Metropolitana di Milano i maschi adulti ospitati in strutture di accoglienza sono circa l’ 80%. Le strutture di accoglienza dei migranti, inclusi gli appartamenti, erano a fine luglio 2017 1442. «In questi ultimi anni si è monitorato costantemente il dato creditorio di Regione Lombardia e delle sue aziende per il recupero delle prestazioni a stranieri indigenti da parte delle Prefetture», ha confermato l’ assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. «Ad oggi il debito da parte del Ministero dell’ Interno ha raggiunto la cifra di 80 milioni per il cui recupero mi sono già attivato e sarà mia cura sollecitare le modalità per il rientro delle risorse».

Tanto il ministero li frega sempre e comunque ai contribuenti italiani. Lombardi compresi.