Blitz Salvini in centro profughi Croce Ro$$a che terrorizza quartiere – VIDEO

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La visita al famigerato centro di accoglienza gestito dalla Croce Ro$$a Italiana nel quartiere di Monteverde. “I cittadini di questo quartiere mi hanno chiamato e sono venuto a vedere da vicino la situazione. Certo sono presenze che non ‘arricchiscono’ la zona”.

Salvini si è presentato ai cancelli di via Ramazzini intorno alle 14:30. Ha fatto un giro nella tendopoli che dovrebbe diventare ‘permanente’ con l’arrivo di casette sottratte ai terremotati, in cui alloggiano circa 160 migranti, accompagnato da alcuni abitanti di zona che lo hanno contattato e gli operatori del Cri, i quali riferiscono di non aver avuto alcun avviso del suo arrivo.

“Questa è la mia 52esima visita in un centro come questo – dice il segretario -. Ma la prossima volta che torno a Roma vorrei anche parlare di altri temi, asili nido, strade, servizi”.

“Disagi, illegalità, negozianti che hanno paura”. Così Francesco, giovane avvocato residente nel quartiere Monteverde, descrive le condizioni in cui vivono i cittadini da quando, lo scorso giugno, sono arrivati i primi 150 profughi nell’hub di prima accoglienza allestito nella sede della Croce Ro$$a Italiana a via Ramazzini.

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Ora i migranti, ospiti nella tendopoli sono circa 400. Nell’esposto presentato dai cittadini sono segnalati almeno cinque casi di molestie e aggressioni. Ma, secondo Francesco, potrebbero essere addirittura di più. Perché “non tutti hanno il coraggio di denunciare”. Ovvio.

Il caso più grave è quello della commerciante di sessant’anni, titolare di un’erboristeria, che lo scorso settembre è stata massacrata e ridotta in fin di vita da un senegalese di ventiquattro anni, ospite della tendopoli.

Alessandro, che ha un negozio di ottica, proprio accanto a quello della signora. “L’ha pestata” – racconta Alessandro, che quel giorno ha soccorso Pina assieme ad altri negozianti – “quando è uscita dal negozio per chiedere aiuto era in condizioni pessime. Le hanno dovuto asportare la milza, e adesso si ritrova senza il negozio, e al marito, che non ha retto lo stress, è venuto anche un infarto: una negoziante straziata e una famiglia distrutta”.