I profughi stuprano. Lo fanno spesso. Quasi quanto i migranti di seconda generazione. I casi di Rimini, Milano e Brescia sono solo gli ultimi in ordine di tempo. Perché stiamo importando masse enormi di stupratori e criminali: stiamo svuotando le carceri africane.
Non lo dice Vox. E nemmeno Salvini. Lo dice il presidente nigeriano:
Presidente Nigeria: “Non date Asilo a Nigeriani, da noi scappano delinquenti”
Le navi delle ong li traghettano. A spese nostre il PD li ospita in hotel. E li educa attraverso mediatori culturali allo stupro libero.
Ma che quella in corso sia una colonizzazione sessuale lo si comprende anche dalla propaganda ormai quasi pacchiana che invita alla sodomizzazione collettiva. E non parliamo dei don biancalani che si trastullano coi loro toy boy afroislamici in Piscina ringraziando Allah. O almeno non solamente.
Era solo il 25 luglio, quando demmo notizia di questa iniziativa ‘artistica’ sponsorizzata dal governo:
Il messaggio non era nemmeno subliminale, talmente ovvio da essere compreso da chiunque, tranne dagli peluche da compagnia di Boldrini che spruzzano inchiostro digitale su Bufale.net, giustamente definiti ‘sfigati’ dal Primato Nazionale per il bizzarro tentativo di smentire ciò che non è smentibile.
Tanto ovvio, il messaggio, da essere preso alla lettera da un migrante solo pochi giorni dopo:
Milano, anziana di 81 anni violentata per strada: caccia a Immigrato
Prima di lui il branco afroislamico di Rimini era andato a caccia sulla spiaggia. Composto da 3 immigrati di seconda generazione e da un profugo congolese in fuga dalla guerra in Siria.
Del resto, loro, tutto questo, lo avevano già sentito nelle canzoni di Bello FiGO che incitavano allo stupro: “Fottete la donna bianca”. Lo hanno messo in pratica.
Ma gli stessi che con i loro cantanti – sponsorizzati dai loro sindaci – e con le manifestazioni artistiche patrocinate dal loro governo, si scagliano contro chi ha concepito questo manifesto:
Loro preferiscono questo:
Perché i loro profughi/migranti stuprano le donne. Ma voi li avete armati. Lì, sulla spiaggia di Rimini, insieme al congolese c’eravate anche voi che li avete traghettati. Quella povera ragazza polacca l’avete stuprata anche voi.
