Padre stupratori marocchini: “Rubate pure a Italiani ma non stuprate”

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“Gli ho detto di andare subito dai carabinieri. Può capitare che uno rubi un telefonino, ma non che uno violenta una donna. Se hanno fatto una cosa del genere devono pagare”. Sono le bizzarre parole al Resto del Carlino del padre dei due fratelli marocchini di 15 e 17 anni residenti a Vallefoglia, nel Pesarese, che ieri si sono presentati in caserma per ammettere il loro coinvolgimento nel doppio stupro di Miramare di Rimini.

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Il padre, 51 anni, ha spiegato di aver riconosciuto i figli dalle foto diffuse sui giornali e che ieri il figlio 17enne è tornato a casa piangendo. “Mi ha detto che lui era con suo fratello e altri due loro amici, un congolese e un nigeriano, a Rimini. Hanno partecipato allo stupro di cui si parla da giorni”.

Queste sono le famiglie migranti integrate. Subito Ius Soli.