Bimbi presi a sassate dai profughi, quartiere in rivolta: “Mandateli via o facciamo un macello”

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Il portavoce del quartiere lancia un ultimatum: “Mandateli via, o faccio un macello. Non li voglio più vedere. Non li reggo più. Non siamo razzisti, ma adesso basta: la tolleranza è finita. Parlo per tutto il popolo italiano. Questi stanno a fà i baroni a casa nostra. Si devono comportare bene, o se no se ne devono andare”.

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L’eritreo che ha dato inizio al caos è ospite della famigerata Croce Rossa, non del ‘Presidio Umanitario’ di via del Frantoio già dalla fine di luglio scorso. È attualmente inserito nel programma di relocation, ospite del CAS Staderini.

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“Non si può fare, si sono portati una donna dentro, perché è andata a cercare uno che gli aveva tirato i sassi ai ragazzini. Se la sono tirata dentro a lei e a quattro ragazzini. Non va bene. Camminano per la strada e non c’è nessuna sorveglianza alle tre di notte passi e stanno fuori, fanno come gli pare. Non va bene: il rispetto ci vuole. Stanno al Paese nostro, adeguati a quello che siamo noi. A noi ci è successa una lite, sono venuti venti addosso a noi che eravamo in quattro. Loro sono venuti organizzati, noi no. Avevano tubi di ferro, bastoni cose…Noi siamo venuti solo a vedere che succedeva, visto che c’era la storia della donna e dei ragazzini. Sono bastardi, sono cattivi dentro. Noi non siamo razzisti, ma vogliamo solo gente pulita”.

Ora basta.