Passeggia, gettata a terra e palpeggiata da branco immigrati

Vox
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La situazione è totalmente fuori controllo. Ormai le donne italiane sono alla mercé di un’orda scatenata, prese per strada e palpeggiate a piacimento come oggetti di proprietà

Fermata da due immigrati, palpeggiata con insistenza e scaraventata a terra. Il tutto in pieno centro, mentre stava raggiungendo il fidanzato e gli amici per concludere la serata in compagnia dopo il lavoro. Una manciata di secondi che devono essere sembrati eterni alla ragazza di 30 anni rimasta vittima di una vera e propria violenza sessuale che, per fortuna, non si è trasformata in uno stupro.

A delineare i contorni della vicenda è la stessa vittima che, dopo l’episodio, ha formalizzato denuncia in questura.

Tutto comincia intorno all’una di martedì. La donna finisce il turno di lavoro in un locale, esce e si dirige poco più in là, dove l’aspettano il fidanzato e alcuni amici. Ma non si può fare, al tempo dell’immigrazione di massa. Così dopo qualche passo viene avvicinata da quelli che il giornale locale definisce “uomini di colore”, e noi definiamo colloquialmente negri.

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Approfittando dell’assenza di testimoni, iniziano ad allungare le mani. La palpeggiano ripetutamente nelle parti intime. Poi, davanti al suo tentativo di divincolarsi, la spingono scaraventandola a terra.

Approfittando dell’attimo di distrazione, si rialza e si mette a correre. Verso la salvezza. Uno scatto che basta a far desistere i due molestatori, che se ne vanno per la loro strada perdendosi nella notte del centro. Scampato il pericolo, la ragazza riesce finalmente a raggiungere il fidanzato e a raccontargli l’accaduto. È scossa e provata ma fortunatamente illesa. Almeno nel fisico.

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La priorità adesso è dare un nome e un volto ai responsabili dell’aggressione. Azzardiamo Mohammed e Abdul. Dove prima le donne potevano passeggiare tranquille, ora è la giungla. E non hanno la scorta come Boldrini.

Non c’è da sorprendersi di questa ondata di violenze sessuali. Abbiamo importate ‘persone’ da paesi dove lo stupro è endemico, considerato normale. E dove, le donne per proteggersi girano coperte dalla testa ai piedi e accompagnate dal maschio della famiglia. Con l’immigrazione accadrà anche qui, e sarà come una lenta ma inesorabile islamizzazione.

A meno che, non liberiamo le città dagli immigrati in eccesso. E sono circa il 90 per cento di quelli presenti. Si può fare. Ma può farlo solo un governo ‘rivoluzionario’.