Roma, Profughi armati di molotv rifiutano nuovi alloggi: “Troppo lontani dal centro”

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BOMBOLE DI GAS, COME I TERRORISTI ISLAMICI DI BARCELLONA

Dopo dopo lo sgombero avvenuto all’alba le forze dell’ordine si sono di nuovo schierate in tenuta anti sommossa e hanno azionato l’idrante per liberare la piazza dove si trovano ancora un gruppo di clandestini.

Nel frattempo veniva liberato anche il palazzo di via Curtatone, dove nei giorni scorsi avevano potuto fare rientro circa 80 sedicenti profughi millantati come più “fragili”.

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In merito alla vicenda, intervistato dal Messaggero, Achille Serra prefetto ai tempi di Veltroni, faceva notare che «se si sgomberano centinaia di persone e non si trova un’alternativa il rischio è che questi profughi diventino delle mine vaganti per le strade della città». Quindi «nel momento in cui si ravvisano invece delle locazioni alternative non è tollerabile l’opposizione degli occupanti».

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Le alternative sono casa loro, in Africa. Le case di Roma servono ai senzacasa romani. Veri.

D’altra parte le soluzioni sino ad oggi trovate pare non fossero gradite da molti accampati nei giardini della piazza perché lontane dal centro dopo che nel pomeriggio di ieri il Comune aveva offerto loro posti letto in zona Torre Maura e Boccea.

Questi spacciano e parassitano turisti e passanti, lo spaccio e la questua è sono più redditizi in centro.

Il PD ha importato centinaia di migliaia di parassiti dal terzo mondo. Ora abbiamo un esercito straniero nel cuore delle nostre città. Vogliono essere mantenuti, in centro. E se non li soddisfi, come i Barbari al tramonto dell’Impero, si scatenano.