Barcellona, furgoni dovevano essere imbottiti di esplosivo che ha distrutto casa – FOTO

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Il bilancio dell’attacco islamico avvenuto ieri a Barcellona e dintorni potrebbe aggravarsi. Al momento sono tredici i morti e almeno 100 i feriti, di cui 15 in gravi condizioni. Tra le vittime anche un bambino di tre anni.

“Il piano d’attacco era ancora peggiore”, secondo le fonti vicine all’indagine, secondo cui i jihadisti avrebbero dovuto riempire di esplosivo i furgoni e poi lanciarsi sulla folla, per una strage ancora maggiore. Il solo motivo per il quale non è accaduto, è l’esplosione accidentale avvenuta poco prima dell’attacco nella casa di Alcaran, Terragona, dove una bombola di butano è esplosa con tutto il resto del ‘carico’. Potenzialmente stiamo parlando di centinaia di morti. Anche se per chi ha perso i propri cari, uno è sufficiente a renderla una tragedia.

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Barcellona, la foto che i governi non vogliono farvi vedere

Due gli italiani uccisi dal furgone che alla velocità di 80 km/h ha falciato procedendo a zig zag più pedoni possibili nel centro della Rambla. Ma si teme per la sorte di un terzo italiano. Mancano al momento fonti ufficiali in grado di dare notizie sicure sulla sua sorte.

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Finora sono stati arrestati 4 sospetti terroristi, tra cui Driss Ouakabir (28 anni) ed un suo amico. Secondo fonti della stampa iberica, che durante il giorno ha più volte corretto il tiro in questo senso, sarebbero tutti morti gli uomini che facevano parte della cellula. I ricercati, tutti marocchini, erano Mohammed Hychamy (24 anni), Younes Abouyaaqoub (22 anni) e Said Aallaa (18 anni).