Esortano ad uccidere spacciatori stranieri su Facebook, Digos li denuncia

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I commenti ad un post su “Facebook” sono valsi a tre valdostani una denuncia per “istigazione a delinquere, con aggravante razziale”. Demenziale psicoreato previsto dalla incostituzionel “legge Mancino”: una legge degna della DDR.

A procedere è stata infatti la Stasi di casa nostra, la psicopolizia della Digos della Questura di Aosta, a seguito della segnalazione di un cuckold che aveva letto le frasi sul social network.

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I tre denunciati, secondo quanto si apprende, sono intervenuti, in una discussione dai numerosi partecipanti, con parole di critica all’immigrazione e di esortazione alla giustizia sommaria rispetto alla presenza di cittadini stranieri in alcune zone del capoluogo regionale, riferendosi soprattutto ai giardini di via Ollietti infestati di spacciatori.

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Il luogo è stato al centro di episodi di cronaca recenti, quali liti ed una rapina, con il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Il dibattito si era poi acceso, anche in seno al Consiglio comunale, sull’ipotesi di recinzione del parco, ai fini di migliorare i livelli di sicurezza.

Dopo la denuncia a piede libero dei tre (due poco meno che venticinquenni, mentre il terzo è attorno ai trentacinque anni), sarà la Procura della Repubblica a valutare l’eventuale rilievo penale del contenuto dei commenti, decidendo se rinviare a giudizio gli indagati, oppure se richiedere l’archiviazione delle loro posizioni. Per avere proposto il metodo Duterte contro gli spacciatori. Cosa che anche Vox approva.