VU CUMPRA’ PALPEGGIA E DENUDA BIMBO DI 5 ANNI SULLA SPIAGGA: “DA NOI E’ UN GIOCO”

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Sabato sera un venditore abusivo da spiaggia – classico vu cumprà del Bangladesh – è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di un bambino viareggino di 5 anni. Ancora. Ormai sono scatenati.

Secondo quanto appurato dai militari dell’Arma il migrante abusivo ha palpeggiato il bimbo in spiaggia, zona del lungomare cittadino, tirandogli anche giù il costumino. Dopo la reazione del bimbo, i genitori e chi in quella parte di spiaggia si era accorto del fatto, hanno cacciato lo straniero che è fuggito

Il padre del piccolo lo ha inseguito, ha visto che si è fermato in un bar, ha chiamato i carabinieri che hanno fermato il venditore. Il migrante è parso sorpreso: per lui si è trattato di un gioco. ‘Palpeggiamento giocoso’ potrebbe essere una nuova usanza importata per intercessione boldriniana.

Ma secondo gli accertamenti dei carabinieri hanno incastrato il bengalese. Ieri pomeriggio era in programma l’udienza di convalida dell’arresto di fronte al Gip di Lucca. Udienza che è stata rinviata alla mattina di mercoledì 9 agosto, con inizio alle 10.

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Sarà in quella sede che verrà deciso se confermare la carcerazione del palpeggiatore abusivo in S.Giorgio a Lucca oppure se disporre la liberazione in attesa che gli accertamenti vadano avanti. Conoscendo i magistrati e l’impunità di cui godono i fancazzisti, propendiamo per la seconda ipotesi.

Da parte dei genitori del piccolo c’è la volontà di formalizzare una querela di parte, ma vista la gravità delle ipotesi accusatorie i carabinieri hanno potuto agire di ufficio. Il Gip dovrà capire se la bizzarra tesi difensiva del bengalese è credibile.

I genitori del bambino sostengono ovviamente il contrario, come i testimoni. Non è escluso che il bambino in queste ore venga ascoltato per capire in tutti i dettagli e come la scabrosa vicenda si sia sviluppata.

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Il consigliere regionale della Lega, la versiliese Elisa Montemagni, parla senza mezzi termini “di atto ignobile”. “Se sarà confermata l’accusa individui del tipo del trentenne del Bangladesh debbono essere messi in condiozioni di non nuocere. Oltretutto – precisa l’esponente leghista – pare che questo immigrato sia senza permesso di soggiorno e pure recidivo. Il decisivo intervento dei carabinieri si è rivalato fondamentale. Ora la Giustizia faccia velocemente il suo corso senza alcun sconto di pena. A nostro avviso un rimedio efficace resta quello della castrazione chimica che dovrebbe servire anche da monito per chi si macchia di questi reati”.

La castrazione chimica va bene per i delinquenti nostrani. Anche se è meglio quella tradizionale. Per gli altri c’è prima di tutto l’espulsione. Non devono essere qui.