Google ha indirettamente dato ragione a James Damore, un suo ingegnere esperto di software che ne aveva denunciato la politica di discriminazioni contro gli uomini bianchi. E che aveva ridicolizzato la politica di Google sulla famigerata ìdiversità’, asserendo quello che tutti sanno: le femmine hanno altre priorità rispetto agli uomini, e le differenze biologiche tra i sessi fanno loro avere successo in campi differenti.
Tutto normale. Cose che le donne sanno meglio degli uomini, tranne casi di turbe mentali tipiche di alcune esponenti politiche in perenne mestruazione mentale. Per questo è stato licenziato dal CEO di Google, l’indiano Sundar Pichai. Un indiano che licenzia un uomo bianco che aveva denunciato la discriminazione degli uomini bianchi dentro Google.
Le multinazionali sono la più grave minaccia per la libertà di espressione e la democrazia. Trump deve immediatamente mettere in atto il progetto di Bannon sulla regolamentazione di Google e Facebook.
Damore, nome che tradisce l’origine italiana, è stato licenziato per una memo interna diffusa tra i colleghi su denuncia della psicopolizia interna di Google, ‘dipartimento della diversità’ che ricorda definizioni orwelliane, guidato dalla psicopoliziotta Danielle Brown:
E’ in atto un attacco all’Uomo bianco eterosessuale. Perché da lui è nata la nostra civiltà. Lui è l’unico che può difenderla. Deve essere ‘annichilito’.
E in un’intervista esclusiva con Breitbart, i dipendenti di Google accusano: CACCIA ALLE STREGHE CONTRO CHI E’ DI DESTRA
Damore ha già ricevuto un’offerta di assunzione da parte di GAB, il social network famoso per la sua totale libertà di espressione.