MSF: “CONTINUEREMO A TRAGHETTARE MIGRANTI”, GC FARA’ DA TAXI

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IL TRAFFICO UMANITARIO NON SI FERMA

E’ la posizione di Medici senza frontiere dopo l’operazione di ieri sera nel corso della quale la nave Vox Prudence non è stata fatta avvicinare a Lampedusa:”Noi continuiamo a lavorare, a stare in mare per salvare persone. Continuiamo a collaborare con la Guardia Costiera, come abbiamo sempre fatto. Se ci sono nuove modalità operative, ci adatteremo. Per noi va bene così”.

Per loro va molto meglio così! Come abbiamo spiegato nell’articolo di questa notte, ora la Guardia Costiera eviterà loro anche di fare il tragitto completo: risparmio di carburante e ottimizzazione nel traffico con aumento dei clienti trasportati.

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“La nostra posizione non cambia – ha detto Michele Trainiti, capo progetto del traffico umanitario di MSF – stiamo lavorando come sempre nel rispetto delle leggi”. Dopo la mancata firma al codice delle ong – ha aggiunto – “non siamo più i primi a essere chiamati per i soccorsi, come accadeva prima. Sappiamo che lavoreremo di meno ma siamo sempre a disposizione della Guardia Costiera. Sappiano che noi ci siamo e siamo disponibili a collaborare”. “Ieri sera – ha precisato – nessuno ha chiesto di entrare a Lampedusa, nessuno ce lo ha vietato. Operazioni come quella di ieri sono usuali”. Magari in altre condizioni, “ci saremmo potuti avvicinare di più” all’ isola.

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Adesso facciamo il servizio taxi aggiuntivo alle navi Ong andandoci a prendere con le nostre imbarcazioni gli immigrati che le Ong vanno a pescarsi in acque libiche. Ma ci rendiamo conto? Non solo non è cambiato nulla, da un punto di vista dell’invasione, ma al danno si aggiunge pure la beffa delle spese per il trasbordo di questi immigrati prelevati ieri dalla nave di MSF, una delle Ong che non ha firmato il codice di condotta, e portati nei nostri porti dalle imbarcazioni della nostra Guardia Costiera. Ma allora tanto valeva non fare nulla e lasciar fare il servizio taxi alle navi Ong. Il principio – spiega – deve essere quello di bloccare in toto l’attività di queste navi Ong, bloccando di conseguenza gli sbarchi, non fare la staffetta al largo per fargli risparmiare carburante e seccature. Assurdo, demenziale. Questi immigrati prelevati in acque libiche non dovevano arrivare in Italia ma finire a Malta o in Tunisia. Siamo veramente ridicoli”.

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La risposta del governo però era già arrivata in mattinata, nessuna marcia indietro stando alle parole del viceministro degli Esteri, Mario Giro, in un’intervista alla Stampa: “Le nostre navi continueranno a raccogliere i migranti. Sarebbe auspicabile, anche quelli ospitati da imbarcazioni bloccate dalla Guardia costiera libica, quando le nostre imbarcazioni siano in condizione di poterlo fare. Perché riportarli in Libia, in questo momento, vuol dire riportarli all’inferno”