RIVOLTA A VERONA: BOMBE CARTA CONTRO VILLA DEI PROFUGHI

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Lanci di bengala, bombe carta e botte ai richiedenti asilo ospitati in una lussuosa villa con parco a Legnago, Verona.

Di fronte agli episodi che di recente si sarebbero verificati contro gli ospiti del centro d’accoglienza straordinaria (Cas) «La Verdiana» di San Vito di Legnago, Mauro Andreini, presidente della cooperativa «Xenia» di Grosseto – che gestisce il Centro e molti altri in un lucroso business senza fine – non ci ha pensato due volte a sporgere denuncia contro ignoti.

Del resto, nel centro nella frazione al confine con Minerbe sono alloggiati 58 richiedenti asilo che gli fruttano 1.740 euro al giorno.

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«La notte del 25 luglio», scrive Andreini nell’esposto, «verso le 2, ignoti, a bordo di una moto, hanno sparato tre bengala dentro il parco e verso la villa. Uno dei begala è finito vicino alla signora che lavora in cucina la quale si è molto spaventata: poteva essere ferita in modo molto serio; l’altro è piombato sul tetto della casa che ha preso fuoco e un terzo nel parco». «L’incendio sul tetto si è spento da solo», prosegue Andreini, «e, da un controllo, è risultato che né i ragazzi né i dipendenti si erano fatti male, ma tutti erano molto spaventati».

Parco. Villa. Cuoca.