Ad uccidere il gay scomparso è stato un altro gay: si contendevano un uomo

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Un uomo di 35 anni, residente a Giugliano in Campania (Napoli) è stato fermato dai carabinieri, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli Nord, per omicidio ed occultamento di cadavere. La vittima è un 25enne, originario di Parete, nel Casertano. Il giovane era scomparso da Aversa lo scorso 7 luglio e da allora non si avevano più notizie di lui. L’ipotesi degli inquirenti è che il 35enne abbia ucciso il 25enne gettandone poi il corpo in mare. Al recupero della salma, che non è stata ancora trovata, partecipano anche le unità della Capitaneria di Porto di Napoli. Dalle indagini è emerso che il giovane sarebbe stato ucciso al culmine di una lite avvenuta all’interno del suo domicilio e provocata dalla gelosia provata dal presunto omicida per lo stretto rapporto di amicizia intrattenuto dal proprio compagno con la vittima.

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Per capire che si tratta di un gay che uccide un altro gay, bisogna arrivare in fondo all’articolo ed essere attenti osservatori.

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Se invece ad uccidere un omosessuale fosse stato un uomo normale, allora lo avrebbero scritto a caratteri cubitali con annesse grida alla cosiddetta omofobia.

La malafede dei media di distrazione di massa è evidente. Anche quando non ci sarebbe motivo di camuffare la notizia. Gli omosessuali vengono trattati come ‘specie protetta’.