La Zingara che ha massacrato donna in metro è già tornata a rubare!

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Ha massacrato di botte una donna, ma “la ragazza che ha menato la signora stava di nuovo qui oggi”. A confermarlo un operatore della linea A: “Se ti fai un giro sulla banchina capace che la incontri”, dice al giornalista locale.

“Se ha il biglietto non possiamo impedirgli di entrare, possiamo solo monitorarla”. Ma se si dovesse consumare un nuovo furto o un’altra aggressione “noi abbiamo le mani legate, è una minore, se la sfioriamo ci becchiamo una denuncia e perdiamo il posto di lavoro”.

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Insomma, gli zingari hanno licenza di rubare e picchiare gli italiani. Non si può fare nulla. Perché sarebbe razzismo impedire agli zingari di entrare su treni, metro e altri mezzi pubblici. E’ invece normale che le donne italiane vengano lasciate sanguinanti a terra.

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Assunta Devoti, la vittima, si era presentata davanti agli agenti del Commissariato Trevi, che avevano preso in custodia la rom, per denunciarla: “Sono venuta a sporgere querela per le lesioni – ci aveva detto – perché voglio giustizia, qualcuno dovrà pagare”. “Questa minore ha dei genitori che la mandano a rubare, se lo avesse fatto mia madre gli avrebbero tolto la potestà genitoriale”. Ma le speranze di portare a casa il risultato, come conferma Diego Perugini, il suo avvocato, sono davvero poche. “Sotto il profilo penale la giovane non è imputabile ed i genitori non si sa chi siano”. Secondo il legale, “il problema è istituzionale ed è in quella sede che va risolto anche perché non ci troviamo di fronte ad un’eccezione ma ad una prassi quotidiana”. Per questo “stiamo valutando quali strutture chiamare in causa, ma prima di esser netto voglio verificare i profili di responsabilità, a naso le dico che sarebbe interessate verificare come funziona il dipartimento comunale che si occupa del censimento dei nomadi e le strutture incaricate di prendere in custodia i minori”.

Tutto inutile.