Prove di totalitarismo demenzialpiddino a L’Aria che Tira Estate (La7), dove il deputato Pd, l’ex sellino riparato sotto la tonaca di Renzi, Gennaro Migliore, si è scagliato contro l’utilizzo del termine ‘clandestino’.
La miccia è una osservazione della europarlamentare Lara Comi, che, commentando la diretta della conferenza stampa di Matteo Salvini Renzi al Maxxi di Roma, fa un appunto: “Le quote di ripartizione dell’Unione Europea sui migranti riguardano i profughi, non i clandestini. Noi al Parlamento Europeo abbiamo combattuto anche con la Germania e con la Merkel perché le quote di ripartizione sono per un numero ristretto che anche noi, come Italia, potremmo gestire tranquillamente. Il problema invece è dato dai clandestini che non vengono ripartiti nelle quote”.
A questo punto Migliore, in tipico stile Boldrini, sbrocca e si rivolge al conduttore Francesco Magnani: “La parola ‘clandestini’ non può essere utilizzata. Dopodiché faccia lei”.
“Ma chi sei? Il ministro della Verità?” – protesta Fedriga, deputato leghista presente in studio – “Ma come ti permetti?”. “‘Clandestini’ è una parola xenofoba“, la spiegazione del parlamentare abusivo.
“Utilizziamo allora la parola ‘immigrati irregolari’” – si piega il conduttore – “Raccolgo questo richiamo alle regole deontologiche”. I giornalisti nemmeno hanno bisogno di essere censurati, si censurano già da soli.
Ma Fedriga non ci sta e si infuria: “Ribadisco che non sono disposto ad accettare il ministero della Verità. Qui c’è un rappresentante del governo che dice quali parole deve usare l’opposizione. E’ una cosa vergognosa e inaccettabile. Si chiamano ‘clandestini’ perché sono entrati clandestinamente e quindi rimangono clandestini”.
Comunque si tiri su Migliore, anche lui, in Parlamento, è un clandestino.