Appelli dei finti profughi intasano i tribunali, loro metà ricorsi

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All’Ordine degli avvocati di Trieste é boom di richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato presentate da stranieri che ricorrono contro il provvedimento di diniego dello status di rifugiato. “Su 1.847 istanze presentate nel 2016, 873 (il 47%) erano relative a rifugiati. Nei primi sei mesi di quest’anno le istanze complessive sono già 1.172 e 617 (il 52%) sono inerenti la protezione internazionale dello straniero”, spiega Mariapia Maier, presidente dell’Ordine degli avvocati di Trieste.

Profughi, il business dei finti ricorsi che ingrassa coop e avvocati

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“La situazione – afferma Maier, alla vigilia dell’assemblea degli avvocati del Nordest che si svolgerà domani a Trieste – è davvero pesante non solo per il Tribunale, ma anche per il Consiglio dell’Ordine che si trova di fatto intasato dovendo istruire un numero così elevato di pratiche. Ci sono tre persone che ormai si dedicano a tempo pieno alla gestione di questa attività, mentre le code allo sportello si vanno allungando”.

Una barzelletta. E’ ridicolo che un pakistano e un nigeriano possano fare appello al diniego. Con i soldi dei contribuenti, oltretutto.