Presidente della Croce Rossa indagato: spariti centinaia di migliaia di euro

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Quattrocentomila euro per una vita ‘al top’, tra auto e case di lusso: è questa la cifra che il presidente della Croce Rossa Italiana di Piossasco e la sua segretaria avrebbero sottratto all’Ente dal 2010 al 2016. Dovranno rispondere di peculato e appropriazione indebita. Peggio degli zingari che tanto amano.

Le indagini della Guardia di Finanza di Torino hanno preso il via dall’esposto di un revisore, che, alla fine dello scorso anno, aveva riscontrato alcune anomalie nei libri contabili.

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Così le Fiamme Gialle hanno controllato prima il periodo dal 2010 al 2013, quando il presidente rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale, e poi dal 2014, quando la Croce Rossa è diventata associazione “no profit”. I militari hanno posto sotto sequestro, oltre a conti correnti e polizze assicurative, un immobile di un valore superiore ai 200mila euro.

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Questi non solo lavorano alla nostra sostituzione etnica gestendo con utili milionari decine di tendopoli e centri di cosiddetta accoglienza, non solo rubano il nostro futuro, rubano anche i nostri soldi. Ladri due volte. Assassini del nostro popolo. Feccia umanitarista.