Le temperature hanno sfondato i 45 gradi ieri, a Tripoli. Così, nel ‘paese martoriato dalla guerra e non sicuro per i respingimenti‘, è stato assalto alle spiagge. Di villeggianti.
E’ evidente che ci stanno prendendo per il culo. Non tanto perché spaccino libici per profughi, visto che i libici non salgono sui barconi (proprio perché non esiste alcuna guerra in Libia, ma delle scaramucce tra tribù, normali a quelle latitudini), ma perché ci obbligano a prenderci in hotel africani e bengalesi che usano la Libia come base di transito verso l’Europa, con la bufala che non è sicuro rimandarli indietro.