Genova, Lega si occuperà di immigrazione: panico tra Coop e Sindacati

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«Giù le mani dallo Sprar, garantisce fondi al Comune e offre ai richiedenti asilo, oltre a vitto e alloggio anche assistenza e accompagnamento»: Cgil, Cisl, Uil, Arci, Comunità di San Benedetto e Federazione regionale solidarietà e lavoro fanno cartello e scrivono al nuovo sindaco di Genova, Marco Bucci, intenzionato, sulla scia della Lega, a sganciare Palazzo Tursi dal famigerato progetto Sprar, il sistema di colonizzazione afro-islamica dell’Italia: non vogliono perdere il business.

Alla vigilia dell’arrivo di altri 135 clandestini, nei prossimi giorni, a impostare con chiarezza la politica sui fancazzisti è proprio la giunta Bucci, che si sta componendo in queste ore: Stefano Garassino, segretario provinciale della Lega, sarà l’assessore comunale all’Immigrazione e alla Polizia municipale. La Lega, nelle scorse ore, ha chiesto espressamente al sindaco Bucci l’assessorato all’Immigrazione per gestire in prima linea l’emergenza: e Stefano Garassino, che ricopre un ruolo strategico politico ed è uomo di fiducia del segretario regionale della Lega Edoardo Rixi, sembra aderire al ritratto perfetto. In più, a lui sarà affidata anche la delega alla Polizia Municipale che, come annunciato dall’assessore regionale Edoardo Rixi, dovrà occuparsi anche di sanzionare i richiedenti asilo che chiedono l’elemosina nelle strade di Genova. «Allontanamento immediato dai programmi di assistenza», è l’effetto dell’applicazione della norma che la Lega indica come sistematicamente disattesa, almeno finora e che ha tutta l’intenzione invece di applicare capillarmente. Ed è cambio epocale di approccio dell’amministrazione: fino a domenica scorsa, il Comune di Genova aveva l’assessorato alla Legalità e ai Diritti (ai fancazzisti), affidato ad Elena Fiorini, che aveva anche la delega alla Polizia municipale. Ora, al segretario provinciale della Lega sarà affidato l’assessorato all’Immigrazione, con delega alla stessa Polizia Municipale. Un cambio di paradigma totale.

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E la Lega attacca anche il Comune di Chiavari, dove il neosindaco Marco Di Capua (a capo di un lista civica che ha sconfitto il candidato di centrodestra Roberto Levaggi) ha annunciato di confermare l’adesione al progetto Sprar.

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«Genova con Bucci dice No e il centrodestra annuncia che la prima azione da fare sia uscire dallo Sprar, ma il sindaco di Chiavari invece dice il contrario – attacca il capogruppo regionale della Lega, Alessandro Puggioni – attento a non ritrovarsi sempre più presunti profughi sotto casa, anche quelli che a Genova non troveranno più posto».

Lo SPRAR è un progetto di colonizzazione da smantellare. Ma l’obiettivo principale è cacciarli da Palazzo Chigi, e poi mettere in stato d’accusa l’abusivo al Quirinale, lì come merce di scambio tra il parlamento incostituzionale e la Consulta.