Bufera su sindaco PD che festeggia con gli Zingari: “Rieletto grazie a loro” – VIDEO

Vox
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Dopo essersi, probabilmente, reso conto di aver detto una grande cazzata che ha indispettito il 78 per cento dei lucchesi ossia quelli che non lo hanno votato, Alessandro Tambellini, neosindaco di Lucca, ha voluto buttare giù un intervento di scuse in cui spiega che cosa è accaduto e si augura di poter essere, in futuro, il sindaco di tutti i lucchesi.

A scanso di equivoci, noi gli diciamo, chi scrive per primo, che egli non è né sarà mai il nostro sindaco, dopo quello che ha detto e quello che ha fatto, ossia la danza della pioggia in piazza San Michele con il senegalese di turno e, nel video che pubblichiamo, l’accoppiata con Fiorello Lebbiati il quale esalta la comunità zingara di Lucca per aver contribuito alla vittoria di Tambellini.

Bene, visto che sono questi i referenti di questa amministrazione comunale – i rom e i clandestini – che Tambellini se li tenga e non ci rompa le palle. Lui faccia il sindaco noi faremo di tutto per manifestargli quello che pensiamo del suo partito, il Pd, il partito più schifoso, viscido, falso, antitaliano, antinazionale e vergognoso che l’Italia abbia mai avuto da Tangentopoli in su. Per puro dovere di cronaca pubblichiamo la lettera di Alessandro Tambellini girataci dal suo solerte ufficio stampa:

“Ho volutamente atteso alcuni giorni prima di intervenire, per fare in modo che i toni si stemperassero intorno a una competizione elettorale che ha avuto passaggi aspri, a tratti molto aspri, e che ho vissuto in certi momenti, non ho difficoltà ad ammetterlo, con grande fatica, essendo abituato a un clima diverso -anche pugnace, ma sempre rispettoso dell’altro- quale non è stato in questi ultimi mesi a Lucca.

Mi dispiace per i cittadini che si sono sentiti offesi dalle parole da me pronunciate in piazza San Michele domenica notte e mi scuso con loro perché non era mia intenzione offendere nessuno. Ero molto emozionato e anche carico di un clima veramente pesante che avevo sentito fortissimamente anche su di me come persona. Mi dispiace perché il mio riferimento era a una Lucca positiva e fattiva, rispetto a chi invece ha puntato esclusivamente sulla denigrazione della città. E mi dispiace soprattutto perché non penso affatto che esista una ‘Lucca buona’ e una ‘Lucca cattiva’ da contrapporre, in una lettura manichea della realtà. Ritengo invece che Lucca sia, al fondo delle sue radici, una città buona, solidale, aperta e dialogante, che nel corso della sua storia recente e passata è stata capace di portare il meglio di sé nel confronto con gli altri.

Questo era e rimane il senso delle mie parole, che in nessun modo escludono la critica -ci mancherebbe!- ma che la inscrivono in un orizzonte più alto di ricerca del bene della comunità lucchese nel suo complesso, una comunità dove vivo e dove mi riconosco come parte di un tutto.

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E proprio questo è il punto di partenza che mi do in questo nuovo mandato amministrativo, quello di valorizzare il bello e il buono di una città che è sempre più al centro dell’attenzione internazionale, che è capace di confrontarsi con gli altri, in un dialogo costruttivo che ha portato e che deve ancora portare occasioni di sviluppo e crescita per l’intera comunità e per tutti i suoi cittadini.

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Siamo a lavoro in queste ore per costruire una squadra di governo che si metta subito a operare in questo senso. A tutti i miei assessori e ai consiglieri farò una specifica richiesta, che è emersa con forza nel corso della campagna elettorale e che ritengo condizione imprescindibile: quella di dialogare in maniera ancora più incisiva con tutti i cittadini, andando sul territorio, nei paesi e nelle frazioni, per ascoltare prima di tutto, e orientare così al meglio la nostra azione di governo”.

Sulle dichiarazioni di Tambellini è intervenuto anche Fratelli d’Italia: “Siamo esterrefatti dalle parole del sindaco Tambellini che collega la propria uscita sulla ‘Lucca buona’ all’emozione del momento, che non è una buona giustificazione per chi in 5 anni ha già amministrato una città e avrebbe dovuto imparare quando i sentimenti si mettono da parte oltretutto lui che è un professore dovrebbe conoscere le regole del buon comportamento” lo scrive il Circolo di Lucca di Fratelli d’Italia”.

“Il sindaco mente sapendo di mentire – prosegue Fratelli d’Italia – durante la campagna elettorale ha additato la nostra coalizione dandoci più volte dei fascisti e dei razzisti, quando implicitamente con buona retorica e quando non usando mezzi termini”.

“Mentre noi abbiamo tenuto il giusto profilo per tutta la campagna e oltre – chiude FdI – Tambellini e i suoi hanno denigrato gli avversari mancando loro di rispetto. Inoltre ha festeggiato sulle poco opportune note di ‘Bella Ciao’, scontentando anche parte di chi ha idee simili alle sue, e ha strumentalizzato il proprio candidato rom. Cosa ben più grave: all’interno del Comune dopo la vittoria, è stata sventolata la bandiera rom dicendo ai rom era dovuto il successo, mentre di simboli della nostra Lucca non se ne sono visti. Insomma Tambellini inizia il secondo mandato dimostrandosi una faccia tosta e dopo aver sventolato il vessillo rom vogliamo proprio vedere se lascerà che il campo di via delle Tagliate vada esaurendosi, come ha detto nell’ultimo confronto televisivo. Questo è il sindaco che si riconferma e che speriamo in questi 5 anni abbia più rispetto per l’intelligenza del 75% della cittadinanza che ha dimostrato di non gradirlo”.

Il sindaco di Lucca, quel Tambellini che Vox ha sempre definito il ‘sindaco degli zingari’, e che deve la sua rielezione alla demenziale candidatura di un africano nelle liste di FdI, ha vinto il ballottaggio per meno di 300 voti. Conoscendo il PD deve ringraziare, più degli zingari con cittadinanza italiana, i brogli.

Questo detto, è un assaggio di cosa accadrebbe con lo Ius Soli. Avremmo il partito unico PD-Zingari-Islamici.