FRANCOFORTE E’ PRIMA CITTA’ TEDESCA A MAGGIORANZA STRANIERA

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Stiamo assistendo, in tutta Europa, ad una catastrofe etnica, senza reagire. Ci stanno sostituendo. E’ una guerra combattuta con barconi e pance gonfie, che molti di noi non riescono a comprendere, quindi non possono reagire.

A delineare in modo evidente la catastrofe, una notizia che arriva dalla Germania. Per la prima volta, più della metà dei residenti di una città tedesca, Francoforte, sono immigrati o figli di immigrati. Ma tranquilli, con lo ius soli tutto tornerà ‘come prima’.

Per l’esattezza, il 51,2 per cento delle persone che vivono a Francoforte ha origini straniere. Esulta il segretario della città alla sostituzione etnica, tal Sylvia Weber: “Abbiamo le (ex) minoranze maggioranza a Francoforte, ma nessun gruppo con una netta maggioranza”. Babele.

Pari al 13 per cento della popolazione, i turchi sono la più grande minoranza non tedesca della città, e il 61 per cento dei residenti nati all’estero sono cittadini di altri paesi dell’Unione Europea (UE).

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Questo ha implicazioni anche economiche, oltre che sociali, visto che il reddito del 49 per cento dei non tedeschi
è al di sotto della soglia di povertà. Significa che l’immigrazione impoverisce le società ospitanti: i migranti servono ai padroni come braccia low-cost al posto dei nativi.

Un libro pubblicato lo scorso anno, che prevede che i nativi tedeschi sarebbero presto ridotti a una minoranza a Francoforte, Augusta e Stoccarda, un triste destino che le unirà ad Amsterdam, Londra, Bruxelles e Ginevra – celebra le trasformazioni demografiche come fonte di maggiori opportunità di “giustizia sociale”. Bizzarro.

Notando che i due terzi dei giovani in molte delle principali città dell’Europa occidentale sono di origine straniera, gli autori del demenziale libro, ‘Super-diversità’ scrivono: “Se non è più un non c’è gruppo etnico di maggioranza, tutti dovranno adattarsi a tutti gli altri. La diversità diventerà la nuova norma”. La Jugoslavia non ha insegnato nulla. Oppure un gruppo prenderà il sopravvento, come sempre avvenuto nella Storia

Vogliono ridurci allo stato di larve senza radici. Amebe che producono, mangiano e muoiono. Ovviamente senza disturbare chi comanda.

La nostra è l’ultima generazione che ha la possibilità di cambiare le cose. Di bloccare invasione e genocidio dei nostri popoli. L’ultima generazione che può, anche con violenza democratica, salvare una civiltà millenaria. Poi, sarà tutto finito.