UE BOCCIA BLOCCO NAVALE : “ITALIA OBBLIGATA A PRENDERSI CLANDESTINI”

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“La questione degli sbarchi è governata dal diritto internazionale”, che prevederebbe di portare nel porto più vicino i clandestini, quindi Malta e Tunisia. Ma questo non interessa alla Ue, che per bocca della Commissione boccia così l’idea di impedire alle navi straniere che agiscono davanti alla costa libica di traghettare clandestini in Italia. Non siamo più sovrani, finché stiamo nella prigione UE.

Per la UE l’Italia è la porta d’ingresso alla destrutturazione etnica di tutta Europa, il governo PD è stato messo dove è proprio per aprire quella porta.

Qualsiasi cambiamento all’attuale dispositivo dovrà prima essere discusso e comunicato in modo appropriato “in modo da dare alle organizzazioni non governative l’opportunità di preparasi”. Non nascondono nemmeno di essere in combutta con le ong.

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“Se necessario siamo pronti a aumentare sostanzialmente il sostegno finanziario all’Italia”, ha detto il commissario europeo agli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, dopo l’incontro con l’ambasciatore italiano presso l’Ue, Maurizio Massari, durante il quale l’Italia ha comunicato la possibilità di chiusura dei porti. Tanto sono soldi già nostri, che ci ridanno per finanziare, in minima parte, il mantenimento dei fancazzisti in hotel.

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“L’Italia ha ragione che la situazione è insostenibile lungo la rotta del Mediterraneo Centrale – ha spiegato Avramopoulos – la Commissione ha sempre sostenuto l’Italia nella sua gestione esemplare della crisi dei rifugiati e continuerà a farlo”. Tuttavia, il commissario ha ricordato a Roma l’obbligo umanitario di salvare vite. “Se non si può “lasciare una manciata di paesi Ue da soli a gestire l’emergenza – ha concluso Avramopoulos – il giusto forum per discutere di questo è il Consiglio (l’organo che riunisce i governi dei 27, ndr) a cominciare dalla riunione informale dei ministri della Giustizia e degli Interni della prossima settimana a Tallin”.

Si, con molta calma. Perché loro lavorano per l’invasione. Solo una rivolta nazionale ci potrà salvare dalla sostituzione etnica.