Birmimgham, la città perduta: in 100 mila hanno invocato Allah – VIDEO

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Oltre 100 mila musulmani (centomila!) hanno celebrato ieri la fine del Ramadan a Birmingham, la città inglese più islamica.

Numeri che danno l’idea dell’invasione. Numeri che spiegano come mai, in Inghilterra, il terrorismo islamico colpisca come in un paese islamico: lo sta diventando.

Birmingham è la città di provenienza di Khalid Masood, il terrorista islamico che ha fatto strage a Londra. Un califfato nel cuore dell’Inghilterra. Un decimo di tutti i jihadisti ‘britannici’ è originario di “5 quartieri di Birmingham”, nella cui area metropolitana vivono oltre 234.000 musulmani: più del totale di Yorkshire, Grande Manchester e Lancashire messi insieme.

Birmingham è la seconda città d’Inghilterra per popolazione e capitale delle Midlands: il 22% della popolazione è musulmano, ma in alcuni quartieri periferici come Washwood, Bordesley o Sparbrook, la proporzione islamica supera il 70%.

Prima della Grande Moschea di Roma la Moschea Centrale di Birmingham è stata la più grande di Europa. In città si contano, in totale, circa 200 moschee. Già nel 2011 i bambini bianchi erano minoranza in città: il 47% del totale.

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Cinque scuole di Birmingham dominate da islamici finirono tempo fa al centro dello scandalo ‘Trojan Horse’ : «OPERAZIONE CAVALLO DI TROIA»: IL PIANO DEGLI ISLAMICI PER OCCUPARE LE SCUOLE PUBBLICHE.

Presidi musulmani hanno portato  avanti negli anni una ‘campagna segreta e organizzata’ per cambiare il carattere delle scuole statali britanniche e trasformarle in vere e proprie madrasse: chiamata alla preghiera islamica attraverso altoparlanti nel parco giochi, rimosse le statuine di Gesù e le scene della Natività. In una di queste, la tombola era stata dichiarata ‘anti-islamica’.

E non sarà un caso, che Khalid Masood fosse professore proprio in una di queste.

Lo Stato islamico ha incassato almeno 50 milioni di dollari in «donazioni private» dai Paesi del Golfo attraverso organizzazioni umanitarie non governative, le famigerate ONG.

In GB operano almeno 630 di queste ONG islamiche.

Uno dei casi più eclatanti riguarda proprio un’organizzazione benefica, Didi Nwe, con base a Birmingham, che sotto il paravento di raccolta fondi per bambini siriani, in realtà raccoglieva soldi per i terroristi islamici. Il problema è che spesso sono la stessa cosa. Capo dell’ONG il mullah Krekar, vero e proprio terrorista islamico al quale in Italia pagavamo vitto e alloggio in casa popolare.

E guardate questo video con l’audio. Questo è l’arrivo di un predicatore islamico all’aeroporto di Birmingham. L’uomo, un imam che ha delle donne la stesse concezione che ha di un capretto, è un cosiddetto ‘estremista’, come se esistessero islamici ‘non estremisti’, viene scortato come un capo di stato dalla Polizia, piuttosto scocciata a dire il vero.

Non andate a cercare i terroristi islamici a Raqqa o Mosul. I terroristi islamici sono tra noi. Spesso sono nati qui, figli di migranti. Migranti di seconda o terza generazione. Il che amplifica il disastro dei barconi: perché l’emergenza non si esaurisce in pochi anni, allunga la sua minacciosa ombra nei decenni.

Quello che voi criminali umanitari state facendo, è un crimine non solo contro l’Italia di oggi. Ma anche contro i vostri figli e nipoti. Voi siete il Male. Che Dio vi maledica.