VENTIMIGLIA, 400 CLANDESTINI ASSALTANO CONFINE: SCONTRI

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In 400, soprattutto sudanesi, vivevano sotto un calvalcavia, vicino al fiume Roja, e per quella zona era stato annunciato uno sgombero. Hanno provato a spostarsi ma sono stati fermati. “Vogliamo dignità, l’Europa garantisca i nostri diritti”. Africani che esigono di essere mantenuti dagli Europei: bizzarro.

Notte di incidenti e tensione vicino a Ventimiglia dove è esplosa la protesta dei clandestini africani, quasi tutti sudanesi, che volevano attraversare il confine con la Francia. Ma si sa, in Italia si entra, ma non si esce.

Erano accampati lungo il fiume Roja e la polizia aveva deciso di sgombrarli oggi. Ovviamente senza caricarli su un aereo direzione casa.

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Così molti clandestini, circa 400, si sono messi in marcia guidati da giovani cuckold tedeschi. Sono stati scoperti dalla polizia, per fermarli è stato usato almeno un lacrimogeno. Ora sono divisi in due gruppi, si è fermato nella frazione di Torri, guardato a vista dalle forze dell’ordine, anche francesi. Un altro gruppo, più grande, si trova invece a Olivetta San Michele, ultimo comune italiano vicino alla frontiera della Francia.

“Chiediamo di avere la nostra dignità di uomini: se la Francia ci respinge, deve intervenire l’Europa a garantire i nostri diritti”. Sono fuori di testa, hanno la testa riempita dalla propaganda dei nuovi nazisti tedeschi, che come allora vogliono un’Europa senza frontiere.

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“Siamo qui da giorni, settimane, mesi. Viviamo in un fiume perché nel campo della Croce Rossa non c’è posto per tutti. Alcuni di noi hanno tentato anche cinquanta volte di attraversare il confine ma la polizia francese ci ha sempre respinti – hanno spiegato -. Nessuno di noi vuole restare in Italia: oggi vogliamo riuscire a raggiungere la Francia per avere la’ una vita che sia dignitosa”. Questo succede a raccattarli in Libia a botte di mille al giorno.