Berlusconi, memore del successo a Milano con il moderato Parisi, invoca una coalizione con profilo liberale-moderato: “Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt’Europa e oggi anche in Italia”. Insomma, il modello Merkel.
Risponde il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “La moderazione è una categoria che in politica non esiste più: a me non interessano le etichette, mi interessano i contenuti. Parliamo di quelli e da quelli voglio partire per costruire la coalizione di centrodestra”.
Matteo Salvini aveva appena parlato, descrivendo la situazione opposta:
GRAZIE Amici! Qualche minuto per commentare con voi gli storici ballottaggi di ieri. #andiamoagovernare
Posted by Matteo Salvini on Monday, June 26, 2017
Di moderazione si muore. Di moderazione sta morendo l’Europa. A Sesto San Giovanni, forse il caso più clamoroso anche se atteso, ha vinto un candidato che ha picchiato duro sull’Islam. Che si è dichiarato con chiarezza contro la moschea. I burocrati alla Parisi perdono, perché sono le copie sbiadite dei piddini: e uno vota l’originale o non vota.
Berlusconi non può spacciare la catastrofe piddina come una vittoria dei moderati e dei liberali. E’ la rivolta dei populisti che ha portato al trionfo nei ballottaggi i candidati di cdx.