RAID ALL’ALBA, POLIZIA MERKEL ARRESTA 36 CITTADINI PER POST SU FACEBOOK CONTRO IMMIGRAZIONE

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Quando devi coprire i crimini del governo e quelli di chi il governo ha lasciato entrare per un piano di sostituzione etnica, prima attua una politica di menzogne e censura:

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Poi, quando questo non funziona perché esistono, ormai, i social network e quindi la verità ‘sfugge’ alle maglie dalla censura, invii la Stasi nelle case dei cittadini che hanno osato dirla e condividerla su Facebook.

Tre giorni fa la Gestapo ha fatto irruzione nelle case di 36 cittadini tedeschi. Non spacciatori. Non criminali. E nemmeno traditori come Merkel. Semplici cittadini che sono stati arrestati per avere scritto frasi contro l’immigrazione su Facebook. Una vera e propria retata in stile nazista. O DDR se preferite.

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All’alba la polizia è entrata nelle loro case facendo irruzione, come si fa con i narcotrafficanti e i pedofili. Eppure non si parla di qualcuno che ha effettivamente leso un’altra persona: i target della massiccia operazione di polizia, avvenuta lo scorso martedì in 14 Stati diversi della Germania, erano dei normali utenti ‘colpevoli’ di aver “diffuso odio” (ovvero la verità nascosta dal governo Merkel) contro l’invasione in atto.

I poliziotti hanno dichiarato che la maggior parte dei sospettati aveva diffuso commenti di natura politica, uno degli arrestati aveva invece offeso una persona per il suo orientamento sessuale.

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L’operazione tipica di uno stato totalitario è avvenuta nel corso di un dibattito che sta dividendo il Paese. In Germania si sta discutendo una proposta di legge chiamata ad inasprire ulteriormente le misure anti-odio. Per molti esperti di diritto la legge sarebbe incostituzionale e, a prescindere, eccessivamente sbilanciata visto che chiede ai social di cancellare i post con contenuti definiti illegali (ovvero contrari alla verità falsa di Stato) entro 24 ore pena multe che arrivano fino ai 50 milioni di euro. Lecito chiedersi se, nonostante la schiera di moderatori su cui possono contare i social più diffusi, sia effettivamente possibile cancellare i post con contenuti di cosiddetta istigazione all’odio entro un giorno dalla pubblicazione e non dalla segnalazione.

Quando un governo ti vuole rubare il diritto alla parola, alla libertà di espressione, e a vivere con i tuoi simili, quel governo è nemico. Quel governo va combattuto. Si chiama resistenza. E se ti arrestano, sei un patriota.