Berlusconi scopre l’Islam: “Maometto era uno schiavista, pericoloso accogliere islamici”

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Si avvicinano le elezioni – “Sarebbe giusto che chiunque facesse domanda di cittadinanza italiana fosse sottoposto a un esame”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, parlando di ius soli e lanciando un allarme sull’immigrazione islamica a Porta a Porta. “Come liberale e come cristiano – ha precisato – concordo sul fatto dell’accoglienza e dell’integrazione. Però mi torna difficile pensare che l’Italia attirerebbe una massa enorme di persone non solo a cercare un futuro migliore ma anche alla ricerca della cittadinanza”.

“Alcuni anni fa – ha proseguito – un famoso islamista ebbe a dire ‘conquisteremo l’Occidente con il ventre delle nostre donne’. Quando l’Islam parla, e lei sa bene che l’Islam non ha un papa che dà l’intepretazione corretta delle sacre scritture, Islam si può interpretare come si vuole. C’è chi intende l’Islam per la pace e la convivenza tranquilla e c’è chi invece lo ritiene come guerra alla Maometto che, ricordiamocelo, fu un generale che conquistava le città, si faceva gli schiavi e si faceva assegnare gli schiavi personalmente”.

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“Il califfato che è nato sull’Islam – ha detto ancora Berlusconi – impone di tagliare la gola a chi è cristiano o ebreo. Non dobbiamo sottovalutare questa possibilità di una perdita dell’identità italiana con un afflusso eccessivo di persone che vengono con identità musulmana”.

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In realtà la cittadinanza non dovrebbe essere data che in casi eccezionali. Perché essere italiano non è una questione di ‘qualità’, ma di identità: non sei migliore di un altro, ‘sei’. Così come sei giapponese. Si puà invece pensare a permessi di residenza ‘a vita’ per chi è integrato, senza confondere l’identità di un individuo. C’è anche una malcelata forma di razzismo nel volere rendere italiano uno straniero, come riconoscerne implicitamente l’inferiorità.