Svelati documenti riservati su attentati islamici, Merkel: “Negare tutto, inventarsi notizie”

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Il terrorismo islamico che ha ripetutamente preso di mira il cuore dell’Europa e la Germania in particolare a partire dal 2015, solleva nuovi interrogativi su come gli Stati occidentali debbano tutelare la propria sicurezza interna e su come rendere partecipi i propri cittadini dei rischi legati all’escalation della violenza islamica da Nord a Sud del vecchio continente. Il Corriere del Ticino quest’oggi, sulla propria edizione cartacea, pubblica in esclusiva un documento “strettamente riservato” di venti pagine uscito dai cassetti della Polizia criminale federale tedesca (BKA), in grado di mostrare nero su bianco come le autorità politiche tedesche – a maggior ragione nell’anno elettorale 2017 – pilotino l’informazione sul terrorismo, a tal punto, in alcuni casi, da indurre i consulenti governativi a costruire storie ad hoc in grado di non destare sospetti di autenticità nell’opinione pubblica e con il duplice fine di tenere basso il livello d’allarme, senza provocare danni d’immagine a chi gestisce il potere.

In sintesi, il documento invita a negare, quando possibile, la matrice islamica degli attentati. Fino a costruire fake news ad hoc.

Del resto la Germania – il governo tedesco – non è nuova alla manipolazione delle notizie, tutti ricorderete che gli stupri di massa di Colonia vennero fuori solo grazie al lavoro dei media indipendenti. Le autorità negarono fino all’ultimo.

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Alcuni estratti diffusi dal giornalista Foa, che dirige il giornale ticinese che ha fatto lo scoop:

“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tutto. Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».

Insomma: negare e inventare notizie per addomesticare l’opinione pubblica. Sono cose di una gravità inaudita, che siamo certi avvengano anche in Italia. Ed è interessante notare che proprio il governo tedesco è impegnato nel censurare il web con la scusa delle ‘fake news’: per forza, i siti indipendenti potrebbero svelare la verità. In un’altra epoca, un governo del genere sarebbe stato dimissionato. I suoi kapò impiccati in piazza.