TROPPE VIOLENZE, COPRIFUOCO PER I PROFUGHI MOLESTI

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Entro le 20, tutti a casa. Quella del sindaco di Domodossola, eletto nel 2016 col centrodestra, è più di una provocazione: il coprifuoco per i migranti è una vera proposta. Pizzi l’ha inoltrata al prefetto di Verbano Cusio Ossola, la provincia del Piemonte di cui fa parte la sua città. Se il provvedimento non sarà rispettato, scatterà l’espulsione. Ovviamente il Prefetto dirà di no, il PD è ferocemente contrario, preferiscono il coprifuoco valga per donne e ragazze, minacciate dalla violenza dei sedicenti profughi.

Il coprifuoco per i profughi, ha detto Pizzi, servirà per «garantire la sicurezza dei cittadini». I parametri del piano di distribuzione nazionale prevedono che a Domodossola siano stanziati 47 richiedenti asilo. Secondo i dati di fine maggio, però, la città piemontese ne ospita 84. «Le ultime aggressioni compiute da finti profughi a Verbania, Omegna e Domodossola sono il campanello d’allarme di una situazione che va immediatamente contenuta», ha spiegato il sindaco in riferimento ai fatti di cronaca che si sono registrati nel suo Comune e nei paesi limitrofi.

«Moltissimi migranti accolti nel nostro Paese, non ancora soddisfatti di tutti i benefit di cui godono, s’improvvisano mendicanti o parcheggiatori abusivi», ha proseguito Pizzi prima di avanzare la proposta del coprifuoco. Le regole sono rigide: chi non rientrerà nei centri d’accoglienza entro le 20, al pari di chi oltrepasserà i confini della città dopo l’orario stabilito, sarà espulso e allontanato dal luogo in cui è ospitato. Il provvedimento è già sulla scrivania del prefetto Iginio Olita.

«L’articolo 16 della Costituzione garantisce il diritto di circolazione a tutti i cittadini», ha aggiunto Pizzi. «A una lettura veloce, la mia proposta potrebbe apparire addirittura incostituzionale, ma non è così. Non bisogna dimenticare alcuni principi che, invece, non sfuggono né ai dettami costituzionali, né ai giudici costituzionali, né tanto meno alle persone di buon senso. In qualità di sindaco ho ritenuto opportuno avanzare una proposta di cui, ora, sono ancora più convinto».

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La storia del coprifuoco ha trovato in disaccordo il Ciss, l’ente che gestisce il bussiness dell’accoglienza nella zona di Ossola.

Contro Pizzi si sono schierati anche il Pd e il M5s. «Il sindaco non ha ancora capito che le sue parole non hanno lo stesso peso di pareri espressi da privati cittadini al bar», hanno detto Davide Bolognini e Lilliana Graziobelli, entrambi esponenti dei dem. Secondo loro, le dichiarazioni di Pizzi «non fanno altro che fomentare gli istinti più bassi e pericolosi della popolazione».

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«Le leggi razziali sono un triste ricordo di un periodo storico passato», hanno incalzato le grilline Monica Corsini e Milena Ragazzin. «Pizzi è un irresponsabile, visto che è maggiormente impegnato a dividere i suoi cittadini invece d’investire in coesione sociale».

Preferiscono discriminare i propri concittadini rispetto ad un branco di fancazzisti africani in fuga dalla guerra in Siria.