Un’idea che dovrebbe fare scuola. Prendere nome e cognome dei Pirla che manifestano a favore dell’accoglienza dei fancazzisti, e poi spedire i fancazzisti a casa loro: perché se li deve prendere chi li vuole. E allora vedrete, finirà come con Cecilia Strada, silenzio.
Domenica scorsa alcune decine di cittadini hanno manifestato a favore dell’accoglienza dei clandestini, e il primo cittadino di Inzago, provincia di Milano, li vuole accontentare: “Per loro nessuno è straniero? – ha detto il sindaco Andrea Fumagalli – Bene, che siano coerenti e se li prendano loro”.
Il sindaco della Lega è uno dei sindaci resistenti. A differenza dei 76 pirla del PD non ha firmato il protocollo d’accoglienza imposto ai Comuni dal Governo abusivo attraverso il prefetto di Milano, affermando che “vengono prima gli inzaghesi”.
Decisione e dichiarazione che avevano spinto un gruppo di fanatici perditempo ad organizzare una protesta in piazza Maggiore, a favore. Potrebbe costare loro caro. Se e quando dovessero arrivare comunicazioni dalla Prefettura sull’arrivo di sedicenti profughi, Fumagalli intende quindi contattare coloro che hanno manifestato per chiedergli di essere coerenti e di ospitarli a casa loro.
Secondo noi, non manifesteranno più.