TRAFFICANTI LIBICI DIFENDONO ONG E SPARANO SU GUARDIA COSTIERA: MSF SI PRENDE 700 CLANDESTINI

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GUERRA PER LE RISORSE IN ACQUE LIBICHE

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MARINA LIBICA CACCIA NAVI ONG CHE ASPETTAVANO BARCONE CARICO: “INTERCETTATA COMUNICAZIONE CON SCAFISTI”

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I trafficanti islamici sono arrivati in soccorso delle ONG sparando sulla marina libica che stava scortando gommoni di clandestini sottratti alle ONG, lungo la costa occidentale della Libia verso il porto di Zawiya, a ovest di Tripoli. Ad essere bersagliato è stato il convoglio di cinque gommoni e due pescherecci adibiti a barcone che avevano a bordo un totale di circa 570 clandestini. Ci sarebbe stato 1 morto e alcuni feriti.

Come abbiamo scritto in precedenza, gli immigrati erano stati intercettati dalla Guardia costiera libica, e ‘rubati’ alle navi Ong a caccia di clienti dopo l’intercettazione di alcune comunicazioni tra trafficanti libici e trafficanti umanitari. Lo denuncia l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, portavoce della Marina libica in un comunicato ufficiale.

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Vi sono stati “tiri da parte di un gruppo armato a partire dalla costa e da due imbarcazioni in fibra di vetro a un miglio dal porto” di Zawiya, ha riferito il portavoce del Corpo da cui dipende la Guardia costiera e che risponde al governo di accordo nazionale del premier Fayez Al Sarraj.

Nonostante questo, successivamente, i trafficanti umanitari di MSF sono riusciti ad accaparrarsi oltre 700 clandestini, per un totale di oltre 900 raccolto su mandato degli scafisti di Stato della Guardia Costiera italiana da altre navi. In sostanza: la guardia costiera libica difende i nostri confini, la nostra guardia costiera lavora per le Coop.