MARINA LIBICA CACCIA NAVI ONG CHE ASPETTAVANO BARCONE CARICO: “INTERCETTATA COMUNICAZIONE CON SCAFISTI”

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ECCOLE, LE NAVI DELLE ONG A CACCIA 

Ieri Guardia Costiera libica ha cacciato le imbarcazioni di Msf, Openarms, Jigendrettet e Sea Watch dal limite delle proprie acque territoriali, accusando le Ong di aver ricevuto la segnalazione della partenza dei barconi prima che questi lasciassero la costa della città di Zuara. Non è la prima volta che gli scafisti umanitari vengono sorpresi al telefono con quelli libici.

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In un comunicato uffficiale, l’ammiraglio Ayoub Amr Ghasem accusa: “chiamate wireless sono state rilevate, una mezz’ora prima dell’individuazione dei barconi, tra organizzazioni internazionali non-governative che sostenevano di voler salvare i migranti illegali in prossimità delle acque territoriali libiche. Sembrava che aspettassero i barconi per abbordarli. Le Guardie costiere hanno preso contatto con queste Ong e hanno domandato loro di lasciare le acque territoriali libiche”.

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“Il comportamento di queste Ong – ha aggiunto il portavoce della Marina libica – accresce il numero di barconi di migranti illegali e l’audacia dei trafficanti”. I trafficanti, ha aggiunto Ghasem ,”sanno bene che la via verso l’Europa è agevole grazie a queste ong e alla loro presenza illegittima e sospetta in attesa di poveri esseri umani”. Alla fine i militari di Tripoli sono riusciti a riportare indietro 570 clandestini che le navi delle Ong stavano per traghettare in Italia..