C’è battito. Una testa di maiale lanciata dal finestrino di un’auto in corsa, contro il tendone dove da due settimane si svolge il Ramadan, a Treviglio, in provincia di Bergamo. Un gesto di resistenza – il maiale è l’animale impuro per eccellenza nell’Islam, oltre al cane e alla donna, che però considerano un oggetto, più che un animale – avvenuto nella serata di mercoledì, nella zona Pip 1 di via Aldo Moro, dove in un parcheggio pubblico è allestita una moschea che sarebbe abusivo, se non fosse per l’approvazione del Comune.
Il conducente ha rallentato e gettato dal finestrino del passeggero la testa dileguandosi poi verso l’incrocio con la vicina strada provinciale. “Con il clima che c’è in questo periodo purtroppo questi gesti non sono infrequenti – dice Yassin Lafram, segretario nazionale dell’Ucoi (Unione comunità islamiche italiane) e coordinatore della comunità di Bologna – c’è purtroppo un clima di islamofobia. Quante vite di musulmani ci vorranno per far capire che non si tratta di terrorismo islamico, ma di terrorismo e basta?”. Quando un terrorista griderà “Buddha!”, allora ne riparleremo.