Proteste e sentinelle contro lo follia Ius Soli: “E’ linea del Piave”

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“A seguito dell’ulteriore perdurante e massiccio afflusso sulle coste italiane di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale, si è reso necessario rivedere, rispetto alle stime iniziali, il numero dei cittadini richiedenti la protezione internazionale, nei confronti dei quali assicurare il servizio di accoglienza e assistenza”, -è quanto si legge sul sito della Prefettura di Vicenza che ha aggiornato dopo poco più di due mesi il nuovo bando che inizialmente prevedeva posti letto per 2600 persone, mentre la stima attuale è aumentata a 2900 posti letto che i funzionari della prefettura ricercano nel territorio provinciale anche attraverso strutture ricettive che contengano fino a 150 persone.

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“All’inizio dell’anno avevamo previsto che il 2017 sarebbe stato l’anno dei record -spiega Alex Cioni, portavoce del comitato antiprofughi PrimaNoi. Il nuovo bando è la palese dimostrazione che avevamo ragione ma dimostra ancora di più, quanto sia importante non cedere di un metro. Guai a noi se ci arrendiamo all’assuefazione, oggi più di ieri -aggiunge Cioni- è urgente che in ogni paese ci siano delle sentinelle pronte ad attivarsi come delle cellule dormienti per contribuire a rendere l’estate bollente e insopportabile ai funzionari della prefettura e di quei Comuni intenzionati ad aderire alla rete Sprar”.

Ma c’è un altro fronte di contestazione che in queste ore si sta organizzando in tutta Italia e così nel vicentino, e riguarda la legge dello IusSoli che presumibilmente andrà in discussione al Senato giovedì prossimo, mentre all’esterno del parlamento sono previste numerose manifestazioni di protesta a cui prenderanno parte i rappresentanti del comitato vicentino. “Abbiamo deciso di impegnarci anche in questa battaglia, strettamente legata alla questione profughi, con l’obiettivo di costituire un coordinamento provinciale trasversale che vada oltre i partiti, le sigle e gli schieramenti. Fermare la legge genocida dello IusSoli è la priorità di queste ore che mette in secondo piano ogni altra cosa” -hanno spigato i membri del direttivo. “Dobbiamo essere pronti ad una collaborazione che vada oltre le logiche partigiane, altrimenti c’è poco da fare, siamo già estinti -è l’accorato appello del comitato. Ai veneti e agli italiani di buona volontà diciamo che è il momento di prendere coscienza che l’opposizione all’immigrazione selvaggia, così come alla legge razzista che intende regalare la cittadinanza agli immigrati, deve essere recepita come la nostra linea del Piave”.

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