Parla la madre italiana del terrorista islamico di Londra: “Insegnare Islam”

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«In ogni modo possibile, insegnando il vero islam alle persone».
 «Mi ha chiamato al telefono giovedì scorso, nel primo pomeriggio. Con il senno di poi mi rendo conto che quella nei suoi piani era la telefonata di addio. Pur non avendomi detto nulla di particolare, lo sentivo dalla sua voce». A parlare in esclusiva all’Espresso è Valeria Khadija Collina, la madre di Youssef Zaghba, uno dei tre terroristi islamici responsabili dell’attentato che ha ucciso sette persone a Londra.

Youssef, il 22enne italo marocchino che già l’anno scorso aveva tentato di imbarcarsi da Bologna su un volo per la Turchia, a Londra si è trasformato in un soldato dello Stato Islamico. Prendendo parte al duplice attentato che ha causato 7 morti e 48 feriti.

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Quand’è stata l’ultima volta che l’ha sentito?
«Mi ha chiamato al telefono giovedì scorso, nel primo pomeriggio. Con il senno di poi mi rendo conto che quella nei suoi piani era la telefonata di addio. Pur non avendomi detto nulla di particolare, lo sentivo dalla sua voce. Anche perché era solito mandare messaggi, non chiamava sempre».

Di cosa le ha parlato?
«Abbiamo scherzato su come mi avrebbe accolta all’aeroporto di Londra. Sarei dovuta andare a trovarlo fra dieci giorni per festeggiare con lui la fine del mese di Ramadan. Aveva da poco comprato un’auto usata, gli ho chiesto se ci avrebbe messo sopra le bandierine per me».

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