ISIS aveva chiesto a immigrati un Ramadan di sangue: “Colpite i vostri vicini europei”

Vox
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ISIS lo aveva chiesto: “Portare avanti una guerra totale per colpire gli infedeli in Europa durante il Ramadan”. Era l’appello lanciato da Isis ai migranti islamici presenti in Europa e a quelli che ancora devono arrivare, magari in queste ore, alla vigilia dell’inizio del mese sacro per l’Islam.

In un video dal titolo “Dove sono i leoni della guerra?”, lo Stato islamico invitava pochi giorni fa i “fratelli musulmani in Europa ad attaccare gli europei nelle loro case, nei mercati, nelle strade e nei raduni”.

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Il messaggio audio veicolato attraverso i media e i canali social del network legato al Califfato Nashir Media Foundation ricalcava il registro degli inviti al martirio pronunciati in questo stesso periodo nel 2015 e nel 2016 dall’ex portavoce di ISIS Abu Mohammad al-Adnani, ucciso in un raid aereo in Siria nell’agosto scorso.

In quelle occasioni Al Adnani aveva definito il Ramadan il mese della «conquista e del Jihad», invitando tutti i «soldati» del Califfo Abu Bakr Al Baghdadi a prediligere attentati nei luoghi in cui si trovavano piuttosto che andare a combattere in Siria e Iraq. Allora come adesso il target privilegiato indicato da ISIS sono i «civili», «le loro case, i loro negozi, le loro strade, le loro piazza», poiché è questo il modo più efficace «per ottenere una grande ricompensa nel corso del Ramadan».
Durante e immediatamente dopo il mese di Ramadan del 2016 (6 giugno-5luglio), ISIS ha colpito a Orlando negli Stati Uniti (49 morti), a Nizza in Francia (86 morti), a Dacca in Bangladesh (22 morti), a Istanbul in Turchia (41 morti) e a Baghdad in Iraq (323 uccisi). Al termine di questa mattanza, ISIS attraverso la sua rivista settimana Al Naba ha rivendicato l’uccisione di più di 500 persone.

Sono tra noi, e ci colpiscono quando vogliono. Perché non puoi controllare centinaia di migliaia di immigrati islamici. A maggior ragione se lo Ius Soli li ha resi cittadini del tuo paese. Vero Boldrini?