Reggio: la bufala dei nigeriani in fuga dalla guerra – FOTO

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SAN MARTINO IN RIO – Dallo sguardo e dalle parole dei quattordici profughi sistemati nei container di San Martino in Rio capisci in fretta che, nel loro lungo peregrinare degli ultimi mesi, hanno affrontato momenti molto più duri, che davvero hanno visto la morte in faccia. Essere temporaneamente alloggiati in un prefabbricato – soltanto per dormire – significa prima di tutto essere ancora vivi, aver superato indenni il lungo viaggio dalle terre d’origine fino all’Italia per scappare da conflitti, violenze e povertà, cullando il sogno di una nuova vita dove le difficoltà del passato diventino presto un ricordo lontano.

Tutti provengono dall’Africa centro-occidentale e la maggior parte di loro, undici per la precisione, sono nigeriani. Due gambiani e un ghanese completano il gruppo: Mohamed, Steven, Khalifa, Sane Baru, Okam Kelvin, Precious, Chinonso Chino, Erasmus, John, Richi Collins, Jeffery, Christopher, Ibrahim, Camara sono i loro nomi.

Con questo tono demenziale, il giornale locale del gruppo Espresso racconta la fake news dei ‘profughi in fuga’ da conflitti inesistenti, violenze inesistenti e povertà inesistente.

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Sappiamo che non ci sono guerre nei loro paesi di provenienza. Le violenze, quelle, ci sono ovunque: anzi, da quando accogliamo loro, da noi sono aumentate. E quanto alla povertà, non si fugge con migliaia di euro dalla povertà. I poveri non hanno soldi per fuggire e pagare scafisti.

E guardiamo la foto di queste famiglie in fuga dalle persecuzioni:

L’unica cosa reale di questa storiella fasulla quanto il giornale che la pubblica, è che i prefabbricati sono stati installati a tempo di record. Mentre i terremotati se li giocano alla lotteria.

Chi ha scritto l’articolo dovrebbe vergognarsi.