Islamici fanno altra strage di bambini cristiani, 35 morti: “Filmavano tutto”

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Sale a 35 il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime dell’attacco al bus su cui viaggiavano cristiani copti compiuto stamane da un commando di 10 uomini a Minya, nel sud dell’Egitto. Lo riferisce su Twitter l’ex portavoce della chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya. Tra le vittime anche molti bambini. Intanto, le forze speciali egiziane hanno bloccato tutti punti d’ingresso e di uscita da Minya per impedire al commando di fuggire.

“Ci sparavano contro – hanno raccontato i superstiti – e filmavano tutto”. L’attentato di oggi in Egitto contro un bus che trasportava cristiani copti è l’ennesimo attentato terroristico contro questa comunità con radici millenarie, che vanta 10 milioni di fedeli, moltissimi appartenenti alla diaspora, che formano il 10% della popolazione del Paese a stragrande maggioranza musulmana. I Copti sono gli abitanti originari dell’Egitto, poi è arrivata l’immigrazione araba e subsahariana: ricorda qualcosa?

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E’ di almeno venticinque morti e una ventina di feriti il bilancio di un attacco islamico sferrato contro un bus che trasportava cristiani copti a Minya, nel sud dell’Egitto. Lo hanno riferito fonti della sicurezza, citate dall’agenzia di stampa Dpa. Ad attaccare il bus dei cristiani copti è stato un commando di dieci uomini che indossava divise militari. Gli assalitori hanno bloccato il bus, sono saliti a bordo e hanno iniziato a sparare mentre uno di loro filmava il massacro, ha poi raccontato un testimone su Twitter.

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