Escludendo la Turchia, che semplicemente non è Europa, c’è una correlazione evidente tra numero di immigrati islamici e attentati islamici con la Spagna come eccezione che conferma la regola (eccezione tragica). Non solo, la correlazione riguarda soprattutto la durata della permanenza dell’immigrazione islamica: prima è iniziata (Francia e Inghilterra), più attacchi ci sono. Questo manda a benedire l’idea bizzarra di integrazione: l’immigrato delinque, è il cittadino per Ius Soli di seconda generazione che uccide in nome dell’Islam o utilizza i nuovi arrivati per colpire.
Correlazione tra numero di immigrati islamici e attentati – MAPPA
Questo vuol dire che chi oggi scende da un barcone è padre di futuri terroristi. Stiamo creando un futuro di orrore. Ma ciò non impedisce il fatto che domattina un profugo si faccia saltare sulla metro di Milano o Roma, è solo più probabile lo faccia suo figlio, un giorno. Come già lo fanno i figli dei profughi accolti in GB e Francia decenni fa.