Boldrini ordina: “Vittime terrorismo e clandestini devono suscitare lo stesso dolore”

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“Ci sono le stragi del terrorismo, ci sono i morti in mare: dovremmo riuscire a sentire lo stesso dolore per gli uni e per gli altri. Invece c’è chi si commuove in modo selettivo, c’è chi dà un ordine di commozione a scopo di consenso politico, abituando le persone alla disumanità. Perché questo è il tentativo: diventare disumani per essere più felici. Delegittimando le ong, che salvano le vite in mare, così nessuno ci farà sapere quanti sono i morti e giù la campagna di fango contro le ong. Tutto questo è molto inquietante”. Così il presidente abusivo della Camera, Laura Boldrini, durante un incontro a Montecitorio per i 60 anni dell’Arci. Un’altra onlus che fa soldi con l’accoglienza dei fancazzisti. E con le slot machine.

Per lei vale quanto detto nel caso del suo compagno di fanatismo:

Vescovo senza vergogna, paragona vittime Manchester a clandestini affondati

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Il mare non fa stragi, semmai sono quelli sopravvissuti a naufragi che ne fanno, in Europa. Chi affoga è un clandestino sfortunato, non una vittima. Paragonarlo alle vittime degli attacchi terroristici è disgustoso.

E poi, c’è il legame di sangue. Si soffre naturalmente di più per chi è simile a noi. Come si soffre per la morte di un proprio caro più che per la morte del caro di altri. Questa è la natura, il resto è perversione.